DAMIANO TOMMASI, L'OBIETTORE DELLA ROMA Un calciatore professionista che ha obiettato al militare scegliendo di svolgere il servizio civile, portando nel mondo del calcio un costante impegno per la Pace, la nonviolenza e l'antirazzismo... e accettando la simbolica nomina ad allenatore di una squadra di obiettori!
LA COSCIENZA DI TONI SMITH Trenta anni dopo Muhammad Alì e i pugni chiusi di Città del Messico, una sconosciuta cestista americana volta le spalle alla bandiera a stelle e strisce perché contraria alla guerra in Iraq. I militari e i tifosi la prendono di mira, la sua università la difende a spada tratta. SUWAN ABBAS, UN GOAL PER DUE POPOLI L'unico giocatore arabo della nazionale israeliana segna il goal decisivo all'ultimo minuto: da oggetto di insulti e cori razzisti ad eroe nazionale, acclamato come simbolo di una coestistenza possibile. Il calcio che arriva dove la politica si ferma, un gol che racchiude il sogno dell’integrazione tra i 5 milioni di ebrei e gli 1,2 milioni gli arabi che condividono lo stesso Stato, ma che vivono da troppi anni in guerra tra di loro, separati da logiche di potere che riguardano i politici, ma sono sempre meno condivise dai due popoli, la maggioranza dei quali è formata da uomini e donne che aspirano a convivere in pace. UNO STRACCIO DI PACE IN CAMPO 246 atleti dello sport italiano firmano l'appello contro la guerra in Afghanistan lanciato da Emergency e raccolgono l'invito ad indossare un lembo di stoffa bianco per testimoniare la propria contrarietà all'intervento militare. Obiettori di coscienz@... in campo! Visitate il sito dello Zokkolette Football Club: l'unica squadra di calcio che gioca contro guerra, violenza, razzismo e sfruttamento. Perché per coniugare impegno sociale e passione sportiva, facendosi portatori di pace e mondialità anche con una partita di pallone, ci sono tanti modi: per esempio utilizzando i palloni del commercio equo e solidale, fabbricati senza far ricorso a lavoro minorile, scegliendo di affittare un campo di gioco gestito da una casa famiglia per extracomunitari, indossando magliette ad alto contenuto antimilitarista, organizzando tornei per "dare un calcio alla guerra"... e cercando sempre di portare in campo un certo tipo di idee e di valori. UN CENTRO SPORTIVO ETICO E SOLIDALE La scommessa di una associazione sportiva romana, la Pro Juventute, che ha aperto i propri spazi, le proprie strutture e le proprie attività a ragazzi ed adulti del campo nomadi del proprio quartiere, mettendo in piedi una scuola calcio e tre squadre formate da bambini ed adulti Rom che partecipano ai tornei organizzati dal Centro Sportivo Italiano. Una scelta che è diventata un progetto strutturato e cerca finanziamenti per realizzare nuovi obiettivi, un riuscito laboratorio di come lo sport possa costituire l'impalcatura di un lavoro sociale di grande valore, un difficile ma costruttivo percorso di avvicinamento reciproco tra volontari dell'associazione e abitanti del campo Rom. In tutto questo, il calcio come terreno di incontro fra diversi, sul quale possono svanire pregiudizi e paure, sul quale si può crescere, imparando a giocare con l'altro, compagno di squadra o avversario. Clicca qui per un racconto più dettagliato di questa iniziativa. |