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LA CAMPAGNA "CONTROL ARMS": CONTRO IL COMMERCIO INCONTROLLATO DELLE ARMI
Decine di sanguinosi conflitti in tutto il pianeta vengono sostenuti e alimentati dal traffico incontrollato dei prodotti dell'industria militare: 700 milioni di armi convenzionali in circolazione nel mondo, altre 8 milioni prodotte ogni anno, tramite le quali vengono uccise 500.000 persone l'anno (praticamente una ogni minuto che passa) e che 300.000 bambini soldato sono costrette ad imbracciare. Un business assassino da 28 miliardi di dollari all'anno, che vede vergognosamente l'Italia in prima fila, come quarto produttore e secondo esportatore mondiale di armi leggere, una parte significativa delle quali finiscono tra l'altro a Paesi che non forniscono garanzie di rispetto dei diritti umani, e affrontano aspri conflitti interni. Per provare a disinnescare le drammatiche conseguenze di questo traffico incontrollato di strumenti di morte, è partita la campagna internazionale ControlArms, sostenuta da centinaia di associazioni ed organizzazioni, per chiedere l'adozione in sede Onu di un trattato mondiale che regolamenti il commercio di armamenti, introducendo una serie di vincoli e rafforzando gli standard di trasparenza. Molte le iniziative lanciate a sostegno di questa campagna, tra cui una foto-petizione che punta a raccogliere un milione di adesioni (corredate dall'immagine del proprio volto) entro il 2006. [ Leggi il seguito]
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TE LA SENTI DI FINANZIARE IL COMMERCIO DI ARMI?
Se non ti senti a tuo agio nel ruolo di finanziatore del commercio di armi, forse ti interesserà sapere se la tua banca rientra nell'elenco degli istituti creditizi che hanno finanziato tali operazioni usando anche i tuoi risparmi a questo scopo, e sapere cosa puoi fare per opporti come piccolo risparmiatore. [ Leggi il seguito]
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SMANTELLATA LA LEGGE 185 SUL CONTROLLO ALLE ESPORTAZIONI DI ARMI Il Parlamento italiano ha varato un disegno di legge che ridurrà drasticamente i controlli sulle esportazioni di armi, realizzando i peggiori sogni dei mercanti di armamenti e vanificando gli sforzi che nel 1990 condussero la società civile ad ottenere la legge 185, normativa che fino ad oggi aveva permesso di mantenere un ferreo controllo sui traffici di armi, evitando le forniture ai vari dittatori sparsi per il globo che avevano reso tristemente noto il "made in Italy" bellico prima del 1990. [ Leggi cosa è successo]
DOVE DEPOSITARE I NOSTRI RISPARMI? Un'alternativa ad essere clienti delle banche che finanziano il commercio di armi, e ci rendono complici di tale traffico a causa dei nostri risparmi depositati presso i loro istituti, esiste. La Banca Etica infatti è l´unico istituto creditizio, nato nel contesto del terzo settore, la cui attività ed obiettivi si ispirano ai principi della finanza etica, intesa come strumento trasparente di gestione del risparmio finalizzato alla sviluppo dell´economia civile, sociale e non profit. Visita il sito della banca etica per saperne di più.
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