UN ALTRO MONDO È POSSIBILE, COSTRUIAMOLO INSIEME
PORTO ALEGRE, 25-30 gennaio 2001
"Siamo venuti qui perché pensiamo che un altro
mondo sia possibile". Così dice Bernard Cassen,
presidente di Attac, aprendo tra gli altri il Forum
Social Mundial, davanti ad alcune migliaia di
partecipanti. Questa è la speranza: centinaia di
associazioni ed ong che rappresentano un movimento
capace di futuro, di interpretare la propria
resistenza come occasione di partecipazione e di
azione politica.
Il primo Forum Mondiale Sociale vuole essere
l'inizio di una globalizzazione della
solidarietà in contrapposizione alla globalizzazione
dei mercati che attualmente domina l'immaginario
collettivo.
E' stato organizzato a Porto Alegre per
l'esplicito impegno politico e sociale
dell'amministrazione che governa la città da
circa 12 anni e lo stato del Rio Grande do Sul, famosa
per la sua complessa e ormai consolidata pratica del
"Bilancio Partecipativo": le principali
spese e i temi di investimento del Comune sono
confrontate in formali e continue assemblee popolari.
Il Forum è stato direttamente organizzato da 8 ONG
brasiliane. Tra di esse: Il Coordinamento delle ONG,
la Pastorale della Terra (emanazione della Conferenza
Episcopale Brasiliana), Attac Brasile, il Movimento
dei Sem Terra, la CUT (il sindacato confederale
brasiliano), l'IBASE (centro di studi sociali).
Uffi cialmente il Forum si è aperto alle ore 15 del 25
gennaio con un grande incontro nell'Auditorium
della Pontifi cia Università Cattolica: musiche,
poesie, canti, colori e una grande manifestazione per
il centro della città a cui hanno partecipato 15.000
persone.
Le giornate erano divise in due momenti: il mattino
era dedicato all'approfondimento di quattro
grandi temi predefi niti ciascuno dei quali è stato
poi sviluppato nel corso delle quattro mattinate. Il
pomeriggio è stato dedicato ad incontri organizzati da
una qualsiasi associazione partecipante. I quattro
grandi temi sviluppati sono:
1. La produzione della ricchezza e la riproduzione
sociale
2. L'accesso alla ricchezza e alla sostenibilità
3. L'affermazione della società civile e degli
spazi collettivi
4. Potere politico ed etica della nuova società
Nei seminari pomeridiani sono stati
sviscerati temi quali: ruolo ed effetti
dell'O.M.C.; effetti delle privatizzazione delle
scoperte biotecnologiche; realizzazione dei diritti
economici, sociali e culturali; gestione
dell'acqua; esperienze di democrazia locale per
la costruzione di un contropotere planetario; il
commercio delle armi.
Alcuni numeri che danno un'idea delle
dimensioni del Forum: 16.400 partecipanti iscritti
(più molti altri visitatori) 122 delegazioni nazionali
1.700 giornalisti in rappresentanza di 701
organizzazioni 440 parlamentari, tra i quali 88
europei (4 ministri francesi) 1.500 volontari attivati
100 relatori principali (seminari delle mattine),
oltre a quelli che hanno partecipato ai 440 workshop
pomeridiani 300 computer a disposizione
Un'intera università messa a disposizione.
Si è deciso di ripetere il prossimo anno il FSM a
Porto Alegre, e che successivamente si svolgerà tutti
gli anni in continenti diversi. Contemporaneamente si
augura lo svolgimento di Forum sociali a livello
nazionale e regionale. Il prossimo appuntamento inserito anche
nell'agenda del FSM è l'incontro dei G8 a
Genova.