L'ITALIA DEI MISTERI
Storia di un regime chiamato Repubblica
Milano, 12 dicembre 1969.
La bomba che esplode nella Banca Nazionale dell'Agricoltura e uccide 16 persone segna l'inizio della strategia della tensione. La pista anarchica, immediatamente creata ad hoc per coprire la matrice neofascista e scatenare la "caccia al rosso", porta tre giorni dopo all'incriminazione del ballerino Pietro Valpreda e alla morte del ferroviere Giuseppe Pinelli durante l'interrogatorio in questura. L'inchiesta escluderà l'ipotesi del suicidio sostenuta dal commissario Calabresi e dal questore Guida, ma non si esprimerà sugli elementi schiaccianti che provano l'omicidio dell'anarchico. Per lo stato italiano, un uomo innocente che cade dal quarto piano della questura di Milano è una "morte accidentale".La stampa italiana (compreso il quotidiano del PCI) si presta unanime all'operazione di offrire Pietro Valpreda in pasto all'opinione pubblica come mostro di Piazza Fontana. Dopo oltre otto anni di carcere l'anarchico sarà riconosciuto estraneo a tutte le accuse. Infatti la sentenza di primo grado (23 febbraio 1979) condanna all’ergastolo Franco Freda e Giovanni Ventura (esponenti del neonazismo più violento) insieme a Guido Giannettini (uomo dei servizi segreti) e assolve Valpreda, indicando 15 elementi schiaccianti che provano la colpevolezza dei neofascisti e riconoscendo le trame tessute per far ricadere le colpe sugli anarchici. La sentenza di secondo grado (20 marzo 1981) assolve tutti gli imputati. La Corte di Cassazione il 12 giugno 1982 annulla la sentenza d’Appello e dispone un nuovo processo che nell’agosto 1985 decreta l’assoluzione definitiva per tutti gli imputati. Nel 2000, a seguito delle indagini condotte dal giudice Salvini, inizia un nuovo processo con nuovi capi d'accusa per vecchi e nuovi imputati. A oltre 30 anni di distanza, per la giustizia italiana la strage non ha ancora né esecutori né mandanti.
Quella di Piazza Fontana non fu una sola strage: fu la madre di tutte le stragi. L'inizio di un disegno eversivo fondato sulla creazione e sul mantenimento di un clima di violento disordine sociale, in cui il potere - servendosi come braccio armato delle organizzazioni terroriste di estrema destra - potesse trovare buon gioco nel serrare le fila della nazione e rafforzare il proprio ruolo di baluardo contro il "nemico comunista". Dalla giustificazione delle leggi speciali alla caccia all'anarchico. Uno stato di Polizia.
Su quanto avvenuto in questi ultimi 30 anni conosciamo solo una lunga lista, che riporta i nomi di centinaia di vittime: il drammatico bilancio delle
stragi di stato e della stategia della tensione si incrocia con quello di altre misteriose tragedie su cui i vertici della Repubblica, dei servizi segreti e delle forze armate hanno più di qualche segreto sepolto. Treni saltati in aria. Stazioni e banche esplose e cadute in macerie, a seppellire corpi innocenti e misteri mai svelati. Aerei finiti in mare durante scenari di guerra mai venuti alla luce. Studenti uccisi per strada da poliziotti travestiti da autonomi. Giornalisti assassinati quando erano sulle piste di traffici internazionali di armi. Tanti misteri, tante vittime, ma ben pochi i colpevoli identificati: qualche esecutore, nessun mandante.Le indagini? Si ripete ogni volta quanto avvenuto dopo la strage di Piazza Fontana: insabbiamenti, distruzione di prove, creazione di false piste, trame di copertura mafiosa. Coinvolgimento pieno dei vertici dei servizi segreti, degli alti gradi delle forze armate e di importanti funzionari dello Stato nello sviare le indagini, nel coprire i reati, nel nascondere la verità, nell'occultare le prove, nel porre in salvo i colpevoli. Opposizione del segreto politico-militare ai magistrati che indagano. Tante morti accidentali in misteriosi incidenti d'auto di militanti anarchici e di altri potenziali testimoni ai processi.
Questi sono gli ultimi trent'anni della nostra storia. L'Italia gronda sangue che non ha mai visto né giustizia né verità. Ma il tentativo in atto nel paese è quello di rimuovere: sarebbe scomodo per tutti gli schieramenti politici fare i conti con il contenuto dei famosi cassetti chiusi. E allora è una storia da seppellire e cancellare, che i giovani non devono conoscere e per la quale nessuno deve provare curiosità. Non se ne deve parlare nelle scuole, né in nessun altro luogo. Chi vuole conservare memoria di quegli anni viene bollato come persona estremista e fuori dal tempo: ci dicono di guardare al futuro con fiducia nella "nuova" classe politica, e di lasciar stare il passato. Si invocano amnistie e "colpi di spugna" a chiudere il conto con la storia.
Questa pagina web è nata nei 30 anni dal 12 dicembre 1969, per dare un contributo contrario a questo processo di rimozione. Ci troverete una raccolta di link e materiale, utile ad acquisire e trasmettere la
conoscenza della nostra storia.
Misteri, assassinii, stragi di stato:
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Milano, Piazza Fontana, 12 dicembre 1969*
Giuseppe Pinelli, Milano, 15 dicembre 1969*
Brescia, Piazza della Loggia, 28 maggio 1974*
Treno Italicus, 4 agosto 1974*
Giorgiana Masi, Roma, 12 maggio 1977*
Ustica, DC9 Itavia, 27 giugno 1980*
Stazione di Bologna, 2 agosto 1980*
Treno 904, 23 dicembre 1984
Le nuova stagione delle stragi:
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Giovanni Falcone, Capaci, 23 maggio 1992*
Paolo Borsellino, Palermo, 19 luglio 1992*
Firenze, via dei Georgofili, 27 maggio 1993*
Milano, via Palestro, 27 luglio 1993
Materiale da scaricare o consultare online:
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Cronologia essenziale: un breve testo per inquadrare i principali fatti della strategia della tensione e delle stragi mafiose in Italia (1969-93): le date, i nomi, l'esito degli iter processuali.
Altro materiale utile:
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Una cronologia completa 1969-1981*
La relazione di Giovanni Pellegrino, presidente della Commissione Stragi*
L'elenco degli iscritti alla Loggia P2 e il Piano di Rinascita Democratica di Licio Gelli*
La "Banca Dati della Memoria"*
Il processo per mafia a Giulio Andreotti*
Mafianews: cronache di mafia e antimafia*
La fondazione "Giovanni e Francesca Falcone"*
12.12.1969 La strage di Stato*
Piazza Fontana: il testo integrale della sentenza del giudice Salvini*
Osservatorio sul processo per la strage di Piazza Fontana*
Osservatorio sul processo per la strage di Piazza della Loggia*
Come è morto Giuseppe Pinelli*
Altro materiale su Giuseppe Pinelli, un archivio a lui intitolato e la ballata anarchica a lui dedicata*
Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica*
Le stragi dell'estate 1980: Bologna e Ustica insieme per non dimenticare*
La strage di Ustica: archivio fotografico, note tecniche della Parte Civile Itavia, storia, link*
Misteri d'Italia: archivio storico-giornalistico di documenti e materiali*
Archivio di documentazione giuridica sui processi per reati di stragi e terrorismo*
Storia dei gruppi e movimenti 1968-1977*
Stragi e Terrorismo in Italia dal Dopoguerra al 1974 (relazione del gruppo DS nell'ambito dei lavori della Commissione Parlamentare d'Inchiesta)
Le eroiche imprese dell'aeronautica militare italiana e statunitense:
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Casalecchio, 6 dicembre 1990*
Cermis, 3 febbraio 1998
Ilaria Alpi e Miran Hrovatin:
Mogadiscio 20 marzo 1994.
Due giornalisti sulle tracce di un traffico d'armi e di sporchi affari tessuti dalla cooperazione italiana in Somalia. Erano arrivati a scoprire troppo. Una spietata esecuzione spacciata per incidente: l'ennesimo percorso ad ostacoli verso la verità, tra notes che spariscono, bagagli che partono sigillati e arrivano aperti, notizie che saltano fuori con anni di ritardo, e ricostruzioni che non tornano mai...* Il sito ufficiale con tutta la documentazione
* Chi ha ucciso Ilaria e Miran?
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Articoli e materiali d'inchiesta*
Il premio giornalistico "Ilaria Alpi"*
"L'esecuzione": un libro inchiesta delle edizioni Kaos*
"Chi ha ucciso Ilaria Alpi?": una canzone dei Gang
La memoria di un popolo si trasmette anche attraverso il canto:
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Canzoni di lotta*
Canti di lotta della sinistra italiana*
Canzoniere dei ribelli*
Anarchist, libertarian and rebel songs
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