31.10.2001

E’ con sdegno e rabbia che apprendiamo la notizia dell’ennesimo avviso di garanzia per i fatti di Genova recapitato questa volta a Don Vitaliano Della Sala, accusato di aver incitato alla violenza i manifestanti.

Proprio il parroco che, nei giorni successivi a Genova, aveva denunciato l’operato delle forze dell’ordine rilasciando interviste alla stampa e inviando una lettera alla Procura della Repubblica di Genova, senza mai essere in seguito convocato come persona informata sui fatti.

Su di lui ora grava l’accusa di istigazione a delinquere.

In stridente contrasto con la grave e infondata denuncia nei confronti di Don Vitaliano e con i recenti fermi e perquisizioni a carico di due esponenti del Roma Social Forum, ci scorrono davanti agli occhi le immagini di un Berlusconi che "chiede indietro il suo onore", dopo essere stato vergognosamente assolto nell’ennesimo processo a suo carico.

Coperti dal fragore delle bombe e dagli eventi seguiti all’11 settembre, il capo del governo, la sua maggioranza e l’indecente opposizione del centro-sinistra continuano nel loro intento di coprire i crimini delle forze dell’ordine e nello stesso tempo di attaccare il Movimento.

Un Movimento che non solo non si è impaurito e disunito a fronte dell’assalto subito a Genova, ma che rappresenta la più grande risposta finora data alle logiche di sopraffazione e di potere.

Un Movimento che cresce, si arricchisce e punta alla ricomposizione sociale di una moltitudine stanca di ingiustizie e pronta a rimboccarsi le maniche per costruire un mondo diverso.

L’avviso a Don Vitaliano è l’avvertimento a noi tutti, colpevoli di essere incompatibili con questo sistema e di rappresentare la possibilità del cambiamento.

Roma Sud-Ovest Social Forum