Diciannove sciatori e il manovratore della cabina della funivia del Cermis non sono morti di freddo, ma per una bravata del capitano dei marines Richard Ashby, in una specie di "volo premio", libero da regole, in vista del prossimo trasferimento. Lo hanno dichiarato ieri i parlamentari trentini Luigi Olivieri, Marco Boato, Giuseppe Detomas e Sandro Schmidt (tutti e quattro dell'Ulivo) al ritorno dalla missione svoltasi dal 20 al 22 novembre a Washington. Sono stati i vertici dei marines a spiegare loro che le inchieste amministrative interne - di cui i parlamentari hanno chiesto di visionare gli atti - hanno punito non solo Ashby, cui sono stati tolti i diritti civili ed economici, ma anche alcuni suoi superiori, in particolare il precedente capo dello squadrone ad Aviano. Quest'ultimo aveva invitato i marines a disfarsi di tutti i filmati delle loro bravate. Il volo del 3 febbraio '98 - in cui sono state violate le regole su rotta, velocità e quota - si configurava come una specie di "allegra prassi" che accompagnava il trasferimento ad altri incarichi. I parlamentari hanno anche detto di aver chiesto che le raccomandazioni della Commissione Tricarico-Prueher per incrementare la sicurezza dei voli vengano inserite nello Shell Agreement per le basi militari in Italia dove sono presenti truppe americane. E' stato fatto inoltre presente che gli Usa hanno stanziato circa 45 miliardi per il risarcimento dei danni materiali, morali e di immagine delle comunità del Trentino. "Abbiamo ricavato una miniera di informazioni - ha dichiarato Olivieri, anche in risposta alle polemiche sollevate da FI e An, che hanno disertato la missione - senza le quali la nostra relazione conclusiva, che contiamo di presentare entro gennaio in parlamento, sarebbe stata monca".